Golf Club, Carimate

progetto
1958 - 1961
realizzazione
1958 - 1961
co-autori

Vico Magistretti

Guido Veneziani

collaboratori

Pierluigi Mancinelli (progetto del campo da golf)

committenza

Associazione dilettantistica Golf Club di Carimate

caratteristiche costruttive

Serramenti: in metallo verniciato di rosso e nero con persiane in legno verniciate in bianco

Facciata: intonaco bianco; fasce in cemento a vista

Copertura: a più piani sfalsati tra di loro

Struttura portante: laterizio armato; colonne in ferro a vista verniciate di rosso scuro

descrizione
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Il Golf Club di Carimate è parte di un più vasto piano di lottizzazione avviato alla metà degli anni Cinquanta dalla Società Generale Immobiliare di Roma, nell'ambito di un intervento di salvaguardia del verde del parco Arnaboldi Cazzaniga. Per questo, l'impianto sportivo risponde a precisi vincoli sulle aree edificabili, sulle altezze massime degli immobili e sui materiali di rivestimento. All'interno di questo progetto generale, Magistretti e Veneziani si occupano della costruzione della Club House, dell'organizzazione del verde e dei campi da golf e da tennis, del galoppatoio, della piscina e degli edifici di servizio.

Baricentro di questo ampio intervento è l'edificio della Club House, un blocco a L organizzato in modo tale da aggirare gli alberi secolari presenti sul lotto e assecondarne i dislivelli. Al suo interno sono ospitati tre gruppi di spogliatoi per i golfisti, la segreteria, un ristrorante servito da terrrazze panoramiche affacciate sul verde e una sala lettura, cui si affianca un altro nucleo di spogliatoi (riservati ai praticanti di altri sport) collocati in un volume in aggetto dal fronte ovest. Il passaggio tra le varie aree segue lo schema già impostato da Magistretti per la Casa Arosio ad Arenzano, in un susseguirsi di piani che dolcemente salgono dal livello dell'ingresso fino al ristorante. Allo stesso modello architettonico s'ispirano anche i tagli vetrati collocati negli angoli, la giustapposizione di volumi diversi che ricorda la lezione del "Raumplan" di Loos e l'uso di persiane che rimandano alla tradizione mediterranea.

Gli interni sono invece modulati secondo una rigida maglia dimensionale dettata dall'interasse tra i pilastri in ferro della struttura, distanziati l'uno dall'altro di 186 centimetri, misura corrispondente alla disposizione degli arredi fissi. Tra quelli mobili, invece, spicca una delle prime versioni della celeberrima seduta Carimate, una poltroncina in paglia e legno poi divenuta icona del design targato Magistretti.

 

categorie

architettura per la residenza, il terziario e i servizi

bibliografia

Coerenza nel design di Vico Magistretti, in Ottagono 1, aprile 1966

La forma della funzione, in Design Habitat, settembre 1973

W. Pagliero, Architettura come rappresentazione, in Casa Oggi 163-164, febbraio 1988

V. Magistretti, Relazione di progetto, Golf Club, Carimate, 1958-61

Club-house a Carimate, in Domus 384, novembre 1961

E.N. Rogers, Country Club a Carimate, in Casabella-Continuità 255, 1961, pp. 32-41

Haus im Sportzentrum von Carimate-IKtalien, in MD 1, 1967, pp. 45-48

Ritornando a Carimate, in Ottagono 45, 1977, pp. 44-45

F. Irace, V. Pasca, Vico Magistretti architetto e designer, Milano 1999, pp. 58-59

scheda a cura di Maria Manuela Leoni
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