Laboratorio farmacologico Ellem, Milano
Pini, Emilio (dott.)
Società Immobiliare Del Ponte
Ellem (società)
Facciata: intonaco civile tinteggiato a calce; cemento martellinato (basamento e pilastri)
Serramenti: profilati in ferro finestra
Copertura: piana non praticabile, con manto triplo in cartone bitumato
Struttura portante: Travi e pilastri in cemento armato
Il laboratorio Ellem si trova nel cortile interno dell'edificio per abitazioni terminato da Magistretti, allo stesso indirizzo e per lo stesso committente, nel 1950.
Si tratta di un fabbricato su due piani fuori terra e un cantinato destinato principalmente alla produzione di farmaci, scandito dall'alternanza tra ampie superfici vetrate e porzioni cieche in mattoni candidamente intonacate a calce, che contrastano con il cemento martellinato della fascia basamentale e dei pilastri portati in facciata. L'interesse della piccola costruzione risiede proprio, secondo Piero Bottoni, nella «estrema semplicità dei mezzi usata par dare a questo laboratorio la veste di un'opera di architettura» benché rientri nella categoria dell'edilizia industriale minore. Una scelta progettuale che, secondo il maestro razionalista milanese, rende il laboratorio «parte integrante e degna del quadro architettonico» di Milano (Bottoni, 1954). Già nel 1951 anche Gio Ponti, sulle pagine di Domus, tesse le lodi del laboratorio che persegue la «ricerca di un'estetica architettonica che tragga la sua caratteristica prima da un'evidenza dei materiali e del metodo costruttivo» (Ponti, 1951).
architettura industriale e produttiva
G. Ponti, Una casa milanese; Un laboratorio industriale, in Domus 259, giugno 1951
P. Bottoni, Antologia di edifici moderni in Milano, Milano 1954, pp. 173-175
M. Biagi, Vico Magistretti. Architetture milanesi, Milano, 2010, pp. 30-31