Appartamento di Vico Magistretti in via Gesù, Milano

progetto
1984 - 1985
realizzazione
1984 - 1985
localizzazione
descrizione
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L'appartamento sorge all'attico di un edificio di età napoleonica, progettato da un avo di Magistretti (Gaetano Besia) e da lui interamente ristrutturato tra il 1984 e il 1985. L'organizzazione spaziale e planimetrica - sostanziata in un andamento a L - ruota intorno a un patio, ricavato tra i tetti a falda inclinata che delimitano il volume dell'alloggio, da cui prende luce l'intera zona giorno open-space. Sul fondo del soggiorno è inoltre aperta una vetrata a tutta altezza, affacciata sul un secolare giardino condominiale, la cui definizione diviene motivo d'incessante ricerca nei numerosissimi schizzi realizzati dal progettista: un apparente dettaglio, da cui in realtà deriva buona parte del carattere di sobria eleganza (oltre che di sorprendente luminosità) impresso a tutta l'abitazione, anche grazie alla scelta di dipingere pareti e soffitti in un'accesa tonalità di bianco e di pavimentare l'intera abitazione con un parquet in teak biondo. Il ruolo cardine di questo affaccio, che si rivolge al panorama urbano dominato dalla presenza della torre di San Carlo e del Duomo, è poi sottolineato dalla curiosa scelta di posizionare, proprio all'angolo con la vetrata, un camino realizzato con una semplice putrella e un profilo in legno, attorno a cui si svolge la zona conversazione animata da un divano Sindbad.

L'accesso avviene da un piccolo atrio oltre quale si colloca lo studio di Magistretti, protetto alla vista da alcune librerie Nuvola rossa - disegnate per Cassina - che, oltre a garantire un minimo livello di privacy, da subito indirizzano lo sguardo verso il patio. Quest'ultimo distribuisce da un lato la zona pranzo in continuità con la cucina (arredata con mobili della serie Dama, progettata per Schiffini e caratterizzata dall'uso di vetri serigrafati a scacchiera) e dall'altro, il soggiorno vero e proprio. Sul fronte opposto, l'ingresso introduce a un corridoio che distribuisce la camera degli ospiti, i servizi e la stanza padronale, ricavata in fondo al percorso e integrata in un unico volume con la zona degli armadi.

Popolata da alcuni delle icone del design italiano targato Magistretti (oltre ai già citati pezzi, si possono intravedere nelle immagini d'epoca lampade Atollo e Sonora, sedute VicoSolo e Carimate, prototipi di oggetti mai entrati in produzione), l'atmosfera della casa vive però su un calibrato connubio tra queste e i molti oggetti d'affezione: dalla scrivania in legno grezzo appartenuta al padre, alla seduta in cuoio capitonné realizzata nel corso del XIX secolo da un artigiano palermitano, fino alle sculture e ai vasi raccolti durante i lunghi viaggi compiuti.

categorie

architettura per la residenza, il terziario e i servizi

scheda a cura di Maria Manuela Leoni
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