Facoltà di Biologia dell'Università Statale di Milano, Milano
Vico Magistretti
Francesco Soro
Università degli Studi di Milano
Serramenti: in ferro profilato, verniciato bianco
Struttura portante: travi e pilastri in cemento armato prefabbricato
Copertura: a piramide, con manto in lastre di rame e conclusa da camini cilindrici (torri); copertura piana in lastre di rame e lucernai (aule)
Facciata: pannelli prefabbricati in cemento con inserti di ceramiche bianche e oro
Il complesso della Facoltà di Biologia dell'Università Statale di Milano - frutto di un bando di concorso vinto da Magistretti e Soro - è composto da tre edifici a torre destinati agli spazi della ricerca (laboratori e dipartimenti) e da un corpo a pianta semicircolare, più basso, che accoglie le quattro aule per la didattica. I volumi alti sono tra loro collegati da percorsi di distribuzione e risalita e sono incernierati intorno ad un atrio comune, posto nel cortile, mentre le aule affacciano direttamente su via Golgi. I prospetti sono giocati sull'enfatizzazione della struttura in leggero aggetto, con i pilastri in cemento armato dipinti di un rosso vivace e pannelli di chiusura prefabbricati e arricchiti da inserti in ceramica bianca e - per la porzione centrale delle torri - da tondi verniciati in color oro. Dal terzo piano di ciascuna torre, le dimensioni in altezza delle tamponature aumentano, andando a diminuire la superficie chiusa dalle fasce continue di serramenti in ferro profilato, verniciati di bianco. Le torri hanno copertura piramidale, realizzata con lastre di rame e sormontata da quattro comignoli circolari, mentre le aule hanno un tetto piano (sempre in rame) in cui sono inseriti numerosi lucernari a shed, con struttura in acciaio. All'interno, un pavimento in polivinile a scacchiera, nei toni del bianco e del grigio, costituisce lo sfondo su cui si stagliano setti in cemento armato semicircolari o curvilinei, le cui forme avrebbero dovuto essere riprese da un banco per la portineria disegnato da Magistretti, ma mai realizzato.
Con questo intervento Magistretti dimostra la propria padronanza nell'uso delle tecniche di prefabbricazione messe a punto dall'azienda MBM Meregaglia, che aveva avuto modo di sperimentare già con le più modeste torri residenziali al quartiere Gallaratese (1962-1972) e nel quartiere San Felice a Segrate (1966-1975).
architettura per la residenza, il terziario e i servizi
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- unità n. 434 (1 immagine)
- unità n. 362 (28 immagini)
- segnatura: 352 (51 immagini)
- segnatura: 352 (13 immagini)
- segnatura: 352 (118 immagini)
- unità n. 3028 (a-b) (24 immagini)