serie Coda
Scrive lo storico Daniele Baroni: «Tutta la ricerca che egli ha svolto sui materiali, sui legni, è sempre stata ispirata agli oggetti di un passato più o meno recente, dal tradizionale pianoforte ai raffinatissimi strumenti degli Stradivari». È il caso di questa serie di tavoli, dove alle diverse esigenze dimensionali corrisponde un diverso disegno compositivo dei pannelli del piano e delle gambe, nati con l'intenzione di usare la laccatura con un richiamo al nero Astrakan Steinway dei pianoforti, tanto che come per quest'ultimi la firma doveva venire impressa a fuoco. I piani laccati che venivano prodotti allora in piccole dimensioni, hanno costretto il progettista a uno studio di composizione con soluzione di giunti. I pannelli appoggiati su una struttura di abete, formano il disegno di riquadri ritmati con le fasce laccate contrapposte al materiale naturale. Sulla scia dei tavolini della serie Open, l'idea dell'ampia fenditura al centro suggerì il disegno del modello Coda.
Legno di abete. Laccatura, colori: verde Rolls Royce, nero Astrakan Steinway
C. Pauly, Le interviste di AD Vico Magistretti, in AD, dicembre 1982
Daniele Baroni, Ludovico Magistretti, Un'industria per il design: la ricerca, i designers, l'immagine B&B Italia, Milano, Editore Lybra Immagine 1982, pp./nn. 370