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Progettare il convertibile: economia, leggerezza e minimo ingombro

Trasformabilità

Il concetto di trasformabilità cioè l'attitudine di alcuni oggetti ad assumere più forme grazie a un cinematismo, a volte nascosto, è una costante del lavoro progettuale di Magistretti. Maralunga (1973, Cassina) , il best seller in cui si può scegliere l'assetto del poggiatesta grazie all'inserimento di un sistema a "catena per bicicletta" o Veranda (1983, Cassina; Veranda, relazione di progetto; "Easy options" in Sunday Times Magazine, 1983), che, come un tappeto volante dispiegato in posizione relax si ripiega in 4 dopo l'uso, esemplificano bene l'idea della capacità dell'oggetto di assumere una differente configurazione spaziale a seconda dell'esigenza funzionale da assolvere.
Se nei divani sopracitati è la meccanica del movimento ad avere un ruolo centrale nell'interesse del progettista, nondimeno accade nel curioso tavolo Sending 1 prodotto da Atelier Borsani (poi Tecno) nel 1951 ("Tavolo ampliabile" in Domus, 1953), un tavolo da pranzo in legno di noce dotato di "ali ripiegabili" che, aperte, modificano la forma iniziale del piano da tonda a ovale. Il medesimo concetto applicato all'ambito illuminotecnico si esplica con l'utilizzo di membrane semovibili usate per modulare l'intensità luminosa come avviene nella lampada Eclisse (1967, Artemide) e in Tikal (2005, FontanaArte). Si tratta di geometrie in movimento che determinano la configurazione variabile dell'oggetto nello spazio: in Eclisse una calotta semisferica ruota determinando un flusso più o meno ampio di luce mentre in Tikal l'elemento superiore mobile trasla lasciando libera l'emissione luminosa.

Flessibilità d'uso

La capacità di adattarsi ad ambienti diversi è un vocazione specifica che dipende dal linguaggio espressivo impresso all'oggetto nel momento della sua ideazione. La versatilità come registro stilistico si ritrova in alcuni pezzi disegnati per Magistretti in particolar modo nelle collezioni De Padova che, marchio responsabile di aver largamente contribuito al rinnovamento e alla trasformazione del gusto del vivere la casa, troverà in Magistretti l'interlocutore ideale per consolidare questa linea editoriale. La serie Shigeto (1989), armadi e librerie su ruote (Catalogo De Padova, 1990), si compone di arredi pensati per la casa ma indifferentemente per un ambiente fluido casa-ufficio, caratterizzato da una medesima estetica che si ispira a principi di semplicità, sobrietà ed eleganza, come accadrà anche con la nota sedia Silver (1989). Succede anche nel tavolo-consolle Babe (1998), dalla forma adattabile a esigenze e spazi diversi o come, anche se diversamente, nel tavolo Finn (1999), una giustapposizione di elementi che, a seconda delle composizioni, connota l'oggetto finale e ne evoca la funzione.
Molto vicina all'idea di trasformabilità anche la Chaise (1996), una poltrona chaise longue per il relax che, una volta chiusa, diventa una poltroncina di piccolo ingombro adatta all'home-office.

Compattabile

Un metodo progettuale con noti antecedenti storici che ben si adatta ad esigenze di trasportabilità, economia, impilabilità e leggerezza. L'applicazione all'ambito domestico dei requisiti degli arredi spartani tipicamente coloniali, da chiudere e portare con sé, o da aprire nel momento del loro uso, maneggevoli e di minimo ingombro, restituisce oggetti nati dal felice connubio di praticità e da uno stile ben connotato da sobrietà ed eleganza con evocazioni inglesi come nella poltrona pieghevole Africa (2000), o nella rilettura della sedia tripolina Kenia (1995), entrambe per Campeggi o nell'emblematico letto pieghevole Ospite (1996, Campeggi), che, definito dall'uso di pochi e sottili elementi, richiuso occupa uno spessore di soli 13 cm. Nella collezione Broomstick, ideata per Alias nel 1979 e che si compone di una sedia, un tavolo, una poltroncina, un appendiabiti e una libreria, l'idea e l'esigenza funzionale nasce dalla necessità di pensare mobili pieghevoli, smontabili, facilmente trasportabili la cui forma è ispirata all'essenziale manico di scopa ("Magistretti on a magic broomstick" in The Sunday Times, 1980; Depliant Broomstick, Alias). Sono mobili costituiti da elementi di legno a sezione costante nei quali ritorna la medesima idea fondante basata su principi di economia progettuale. La stessa "economia" che aveva motivato l'ideazione della poltroncina pieghevole Piccy nel 1946 presentata in occasione della mostra RIMA in Triennale (Piccy, relazione di progetto; Corrispondenza tra Vico Magistretti e la ditta Fumagalli; "Ancora mobili di un'esposizione" in Domus, 1946). Il tema della compattabilità si applica in modo originale anche alla tipologia d'arredo della libreria, anch'essa figlia di una riflessione che ha la sua origine nel 1946 per la mostra RIMA con la libreria a ripiani spostabiliNuvola Rossa (1977, Cassina) pur basandosi sul principio della riduzione degli elementi componenti, ricorda invece una scala a pioli solo nella posizione compatta (una volta richiusa) mentre si ispira al disegno di una tenda indiana una volta raggiunta la forma finale ("Cosa c'è dietro l'angolo del design?" in Corriere della Sera, 1977).


Rosa Chiesa e Ali Filippini

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