Il progetto segna la partecipazione di Magistretti come collaboratore del gruppo Azucena (fondato nel 1947). Vengono esposti nella mostra dell'arredamento alla VIII Triennale. I tavolini sovrapponibili in compensato di betulla e mogano, impilabili l'uno sull'altro, semplici e puliti, fanno la loro comparsa insieme ad una libreria nella mostra Il mobile singolo, organizzata da Fede Cheti nel 1949. Furono in seguito rieditati da Cassina (tavolino 764) nel 1965. I tavolini entrano a far parte anche della sezione ordinata e allestita da Vico Magistretti, Luigi Caccia Dominioni, Carlo Casati, Ignazio Gardella e Mario Righini alla X Triennale dove si dimostra le possibilità di un arredamento composto con soli mobili di serie, italiani e stranieri. ll progetto dei tavolini sovrapponibili T8 viene ripreso e rimesso in produzione da Cassina nel 1965.
Legno di mogano, compensato di betulla
F. Raggi, Designing as Robinson Crusoe, in Flare, maggio 1993
V. Magistretti, Bozza di articolo su Azucena per Casa Vogue, febbraio 1985
I. De Guttry, M. P. Maino, Il mobile italiano degli anni 40 e 50, Milano, Laterza 2010, pp./nn. 196
I mobili standard nell'arredamento alla Triennale, Domus 1954, 301, pp./nn. 36
M. T. Feraboli, Vico Magistretti, I maestri del Design, Milano, Il Sole 24 Ore 2011, pp./nn. 42-43
F. Irace, V. Pasca, Vico Magistretti architetto e designer, Milano, Electa 1999, pp./nn. 131
