Timo
Questo progetto segna la prima collaborazione tra il designer e Schiffini attraverso una consulenza che contribuirà, in particolare anche da questo modello di cucina, a segnarne il passaggio da azienda artigianale a industriale. Timo fu inizialmente presentata nel 1968 in occasione dell'8° Salone del Mobile, al Salone del 1969 e ancora fino all'Eurodomus del 1970 con il nome Lady S per essere poi pubblicizzata con il nome in questione. Alla fine degli anni sessanta il laminato è il materiale prevalente nel settore, mentre qui il designer sceglie di utilizzare per il rivestimento il frassino, candeggiato e protetto con vernici anti umido e unto, in una finitura neutra vivacizzata dai profili morbidi in plastica colorata con funzione di presa e battuta così che "tutti i mobiletti - in legno bianco a vena scoperta - hanno le ante circondate da un profilo-maniglia in plastica, colorato (rosso, blu, verde, mela) e morbido, di facile aderenza" (Domus 468 / 1968) ad enfatizzare, graficamente, la modularità del disegno d'insieme. Caratteristica è anche la presenza di mobiletti pensili a doppia altezza e doppia profondità per un miglior sfruttamento dello spazio, dotati di vere ante-armadio per una miglior accessibilità del contenuto.
Fibra di legno, melamina, pvc. Bianco, bordo degli sportelli nel colori blu, rosso e giallo
Designers d'oggi Vico Magistretti, in La rivista dell'arredamento Interni, ottobre 1978
G. Gamberoni, Incontro con Vico Magistretti, in Casa&Giardino 104, marzo 1980
C. Mantica, Dialogo come metodo, in Gap Casa, febbraio 1985
Depliant Schiffini, Timo, 1971
Domus 1968, 468, pp./nn. 39
Domus 1970, 491
Paola Proverbio, Vico Magistretti. I protagonisti del Design, Milano, Hachette 2011, pp./nn. 22-23