Nihau

Raccontava il designer a proposito del progetto di questa sedia: «Uno dei punti di partenza è stato disegnare una sedia diversa dalla Maui. Che non derivasse da quella linea dai fianchi pieni, "da bella signora". Così in questo caso, la forma dei fianchi segue idealmente il disegno di un cerchio, ... in un certo senso si può continuare la linea dei fianchi quasi a completarne la curva, come se seguissero idealmente il profilo di una ruota, vista di sguincio.» Apparentata alla precedente Maui, per l'uso dei materiali, Nihau riprende quindi l'omaggio alla scandinava Jacobsen sostituendo il compensato curvato ad un foglio di plastica piegato, in uno sforzo di sintesi espresso in una silhouette flessibile, leggera, elegante, grazie anche ai suoi colori delicati. Una forma slanciata, con curve morbide, linea sinuosa: «È una forma semplicissima - continua il designer - che ha richiesto però un lungo lavoro di messa a punto, una continua opera di rifinitura ottenuta con piccoli aggiustamenti... guardando e riguardando... ritoccando i modelli, misurando a occhio le curve e i profili...».