«La semplicità è la cosa più complicata del mondo.» Vico Magistretti
Nemea è "una lampada inversa", che come sostiene Magistretti in un'intervista rilasciata a Modo nel 1979, nasce forse dall'intenzione di invertire i termini usuali in una lampada che prevedono una piccola base e un generoso riflettore. Non si tratta dunque di teorizzazioni sulla "forma dell'utile" ma di cambiare prospettiva e ridisegnare un oggetto d'uso che assume diverse funzioni.
La lampada da tavolo è costituita da una base in metallo verniciato bianco cui si innesta uno stelo in metallo cromato lucido sormontato da una piccola calotta in porcellana bianca. La luce che si direziona verso il basso si riflette sulla base-diffusore che finge anche da piano d'appoggio per oggetti.
Prodotta da Artemide nel 1979, Nemea, segue il progetto della lampada Kuta di solo un anno, e di questa mutua gli elementi, scambiandone le posizioni e le funzioni.
Il gioco luminoso creato dal diffondersi della fonte luminosa sempre schermata, insieme a un pensiero semplice basato spesso sul repertorio geometrico, sono costanti progettuali che, seppur con molteplici varianti, accomunano le produzioni di lampade disegnate da Magistretti per Artemide e Oluce.
Metallo, porcellana. Bianco
G. Gamberoni, Incontro con Vico Magistretti, in Casa&Giardino 104, marzo 1980
F. Frontini, Prego, si accomodi sulla bellezza, in Epoca 1713, 05 agosto 1983
[senza titolo], in Interni 346, dicembre 1984
Vico Magistretti, un designer che progetta con la mano sinistra, in Il Mobile 11, giugno 1986
V. Magistretti, Bozza di articolo su lampada inversa per MODO, 1979
V. Magistretti, Punto di fuga: Vico Magistretti, una lampada inversa, in Modo 22, settembre 1979
Beppe Finessi, Vico Magistretti, Mantova, Corraini 2003, pp./nn. 59
Fulvio Irace, Vanni Pasca, Vico Magistretti architetto e designer, Milano, Electa 1999, pp./nn. 145
Vanni Pasca, Vico Magistretti. L'eleganza della ragione, Milano, Idea Books 1991, pp./nn. 81