Chiesa e centro parrocchiale di Santa Maria Nascente al QT8, Milano

progetto
1947 - 1955
realizzazione
1953 - 1955
co-autori

Mario Tedeschi

costruttore
Impresa Bassanini
committenza

Curia Arcivescovile di Milano

Triennale di Milano

caratteristiche costruttive

Struttura portante: travi e pilastri in cemento armato; solai e orditura del tetto in cemento armato e laterizio

Copertura: conica, con manto in tegole a canale (corpo principale della chiesa) e in rame (battistero); gronde e pluviali in rame

Serramenti: in ferro verniciato nero

Facciata: intonaco civile; mattoni a vista

descrizione
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La chiesa di Santa Maria Nascente è uno dei pochi edifici a destinazione pubblica effettivamente costruiti al QT8, la cui dotazione di servizi avrebbe dovuto essere ben superiore a quella odierna.

Si tratta di un complesso architettonico in cui il volume principale è quello di un'aula a pianta circolare iscritta in un poligono eccentrico, a sedici lati, che genera un basamento porticato retto da pilastri in cemento armato, dietro i quali si staglia il paramento murario in mattoni a vista che chiude lo spazio liturgico. Il portico funge da basamento a un anello superiore, intonacato e scandito da una fessura continua all'intradosso della copertura conica, originariamente protetta da un manto in coppi.

Il laterizio caratterizza anche gli interni della chiesa, in cui la texture dei mattoni fa da sfondo ad arredi e attrezzature rituali (il fonte battesimale, la cantoria, i banchi per i fedeli) appositamente realizzati in legno di noce. L'utilizzo del mattone lasciato a vista anche dentro l'invaso ecclesiastico è la conseguenza di uno studio sull'acustica dell'aula che ha portato alla realizzazione di una cortina appunto in mattoni che "ricopre e protegge l'intonaco assorbente della faccia interna del muro perimetrale e funziona da trappola dei suoni per le onde incidenti" (Relazione di progetto, s.d.). Particolare cura è stata riservata anche agli elementi d'arredo, tra i quali spiccano i confessionali dalla pannellatura in legno di noce naturale che si fondono visivamente con le porte di accesso alla sagrestia e si spingono in altezza fino a costituire il parapetto che scherma la cantoria. Degno di nota è anche il sistema di illuminazione; sedici lampade sono appese a cavi mantenuti in tensione dal peso di una sfera in ottone sovrapposta al portalampade. Sono inoltre disposte su una circonferenza eccentrica rispetto a quella della pianta così da creare, in prospettiva, una corona di luci che sembra galleggiare sopra l'altare. 

Il corpo di fabbrica della chiesa è poi affiancato dal battistero, anch'esso a pianta circolare e trattato con mattoni a vista, e dalla casa canonica che è organizzata in ambienti direttamente collegati alla chiesa attraverso percorsi dedicati. Al piano terreno sono sistemate due sacrestie, gli uffici parrocchiali, l'archivio, la biblioteca, l'abitazione del parroco ed una sala per riunioni; al piano superiore si trovano invece due abitazioni affacciate sul sagrato mediante una veranda da cui si accede direttamente anche alla biblioteca e alla sala per le riunioni.

Il progetto è stato redatto in più versioni, la prima delle quali firmata da Magistretti con Mario Tedeschi e prodotta per partecipare a un bando nazionale promosso dagli organizzatori dell'VIII Triennale del 1947, anno in cui è lanciata anche la maggioranza dei concorsi relativi a edifici poi realizzati al QT8. Dichiarati vincitori, i due architetti devono tuttavia attendere sei anni perché la prima soluzione, in larga parte immutata salvo aggiornamenti dell'impianto circolare, si concretizzi in un progetto esecutivo che è datato 1953. Il cantiere procederà poi in maniera abbastanza spedita, concludendosi nel 1955.

Nel 2007, il rivestimento in coppi del tetto conico della chiesa è stato sostituito con l'attuale (in lastre in rame). Sono inoltre stati rifatti intonaci esterni e pavimenti interni, sostituiti i pluviali e riverniciati i serramenti.

categorie

architettura religiosa

bibliografia

V. Magistretti, Relazione di progetto, Chiesa e centro parrocchiale di Santa Maria Nascente al QT8, Milano, s.d.

V. Magistretti, M. Tedeschi, Chiesa al quartiere QT8 a Milano, in Casabella 208, dicembre 1955

R. Aloi, Chiesa di Santa Maria Nascente (1955). Architetti Ludovico Magistretti e Mario Tedeschi, Milano, in Arte e arredi sacri, Hoepli, Milano, 1957

R. Pedio, Linea lombarda: opere di Vico Magistretti, in L'Architettura, cronache e storia 57, luglio 1960

QT8: un quartiere modello, in Metron 11, 1946, pp. 76-79

Il quartiere sperimentale QT8 della Triennale di Milano, in Metron 26-27, 1948, pp. 13-76

G.Ponti, La Triennale nel suo quartiere sperimentale QT8, in Domus 263, 1951, pp. 2-10

G. Veronesi, Chiese nuove: la situazione a Milano, in Comunità 68, 1959, pp. 48-65

M. Grandi M., A. Pracchi, Milano, guida all'architettura moderna, Bologna 1980, pp. 283, scheda 311

P. Bottoni, Chiesa al Quartiere QT8, in Diocesi di Milano 8-9, 1961, pp. 466-471

S. Polano, Guida all'architettura italiana del Novecento, Milano 1991, pp. 128-129

F. Irace, V. Pasca, Vico Magistretti, architetto e designer, Milano 1999, pp. 39-41

scheda a cura di Maria Manuela Leoni
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