Training Centre Hispano Olivetti, Barcellona

L'edificio, sede di uffici per la società Olivetti, avrebbe dovuto sorgere sulla Ronda de la Universitat in continuità con la sede aziendale già realizzata dal gruppo BBPR agli inizi degli anni Sessanta. Mai compiuta, la costruzione prevedeva un impianto morfologico conforme alla maglia del piano urbanistico di Idelfonso Cerdà che caratterizza Barcellona, poi sviluppato in un edificio di dieci piani fuori terra e tre interrati. 

La particolarità del progetto risiede nella proposta di due blocchi ciechi laterali, in cui distribuire gli uffici a pianta libera (illuminati dunque solo artificialmente), intervallati da un blocco centrale vetrato che - tagliando l'edificio in tutto il suo sviluppo verticale - avrebbe portato luce naturale all'atrio e agli impianti meccanizzati di distribuzione verticale del complesso. Tra i vani-ascensore sono disegnate cinque canne fumarie che sporgono dalla copertura in rame, che così diventano l'elemento che avrebbe segnalato la presenza del complesso nello skyline urbano. Al capo opposto della lama vetrata, invece, un blocco-scale sporgente a pianta circolare, interamente vetrato, elemento di connessione tra tutti i livelli.

Gli uffici, organizzabili in pianta e dimensione a seconda delle esigenze grazie all'alto grado di trasformabilità consentito dal ricorso a una struttura portante in cemento armato, si sarebbero poi riflessi sulle facciate in diverse possibili combinazioni ipotizzate dal'architetto. 

Ai piani interrati erano previsti spazi comuni per la mensa, un'autorimessa e gli impianti tecnologici mascherati dietro una controparete.