Credito Varesino, Solbiate Arno

progetto
1953 - 1955
realizzazione
1953 - 1955
costruttore
Impresa Eredi de Tomasi
committenza

Credito Varesino

caratteristiche costruttive

Serramenti: in legno, con inferriate di sicurezza per i locali della banca

Struttura portante: travi e pilastri in cemento armato; solai in laterocemento

Copertura: a quattro falde inclinate, con manto in tegole marsigliesi

Copertura: intonaco civile; pietra (basamento); cemento martellinato (pilastri e solai a vista)

descrizione
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L'edificio nasce come sede del Credito Varesino, ma è oggi occupato da un istituto bancario diverso.

Sorge su un lotto in pendenza e si sviluppa su tre livelli: il seminterrato, che accoglie il caveau, si configura come un basamento in pietra che assorbe le differenze di quota tra i vari fronti richiamando l'immagine dei contrafforti, attraverso una leggera inclinazione; il piano principale, destinato alla banca, è accessibile da una scalinata che sale dalla piazza antistante e arriva a un portico affacciato su via Agnelli; il primo piano accoglie due alloggi, destinati al direttore e ai funzionari della filiale.

I prospetti sono modulati in funzione dei vari affacci: sulla piazza, il volume è scandito in cinque campate segnate da doppi pilastri in cemento martellinato, che si rastremano salendo verso la loggia del piano superiore; verso via Agnelli il portico d'ingresso a tre campate è sormontato da una fascia piena, trattata a intonaco civile, in cui si aprono solo tre finestre verticali a servizio delle residenze; la facciata sul cortile, infine, è bipartita da un volume centrale pieno dietro cui sono poste le scale, raggiungibili dal cortile sul retro, che distribuiscono l'accesso indipendente dei due appartamenti.

La costruzione è chiusa in sommità da un tetto a quattro falde, rivestite in tegole marsigliesi, sormontato da una piccola altana vetrata che illumina il corpo scala.

Benché dia «l'impressione di voler aspirare ad inserirsi con grande discrezione, senza forzare inutilmente i toni e senza neppure ostentare la propria funzione, nell'ambiente in cui si trova» (Crespi e Del Corso, 1990), la sede del Credito Varesino è frutto di numerosi ripensamenti, specialmente per quanto riguarda le soluzioni di affaccio - che Magistretti studiò in numerose varianti - e la copertura a falde, preferita solo in ultimo a quella piana rappresentata in molti schizzi progettuali.

Anche gli arredi interni sono opera del maestro milanese, che rielaborò il modello di Solbiate per i progetti di molte altre filiali dello stesso istituto bancario tra cui quelle di Caronno Pertusella (1953), Busto Arsizio (1954), Laveno Mombello (1955), a Olgiate Olona (1954).

categorie

architettura per la residenza, il terziario e i servizi

bibliografia

V. Magistretti, Relazione di progetto, Credito Varesino, Solbiate Arno, 1953-55

R. Pedio, Linea lombarda: opere di Vico Magistretti, in L'Architettura, cronache e storia 57, luglio 1960

L. Crespi, A. Del Corso, Un secolo di architettura a Varese, Firenze 1990, p. 99

F. Irace, V. Pasca, Vico Magistretti, architetto e designer, Milano 1999, p. 42

scheda a cura di Maria Manuela Leoni
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