Locanda dell'Angelo, Ameglia

progetto
1973 - 1975
realizzazione
1973 - 1975
committenza

Paracucchi, Angelo

caratteristiche costruttive

Serramenti: in legno verniciato bianco

Struttura portante: in cemento armato e laterizio

Facciata: intonaco bianco gesso

Copertura: a falde inclinate, con manto in laterizio

descrizione
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L'edificio, commissionato da Angelo Paracucchi si trova isolato in una zona agricola nei pressi di Sarzana ed è destinato sia alla ristorazione sia ad attività ricettive, articolate su quattro livelli (di cui solo tre fuori terra) che disegnano una planimetria a L intorno alla corte esterna. Al piano terra sono collocati la hall, il bar, il ristorante, la cucina e gli spazi per l'amministrazione, che precedono l'ala del complesso riservata alle stanze dell'albergo sistemate a questo livello; sopra il ristorante e la hall si trovano le altre camere per gli ospiti, mentre le stanze riservate al personale sono disposte nel sottotetto. Magazzini, cantine, impianti e servizi sono accolti nel seminterrato, in cui si trovano anche altri spazi a uso pubblico, pensati come sale riunioni e areati naturalmente grazie all'uso di grigliati per la pavimentazione della corte.

Per quanto concerne i volumi, la caratteristica principale della locanda è l'andamento fortemente rastremato delle falde del corpo principale, in coppi in laterizio, che sviluppandosi su due piani s'impongono visivamente sul basamento dell'edificio, disegnato come una sequenza ininterrotta di vetrate a tutta altezza arretrate rispetto al filo degli enormi pilastri cilindrici. La composizione è interrotta dall'inserimento di uno svettante prisma in cui è ospitato l'enorme camino, intonacato come il volume parallelepipedo completamente cieco verso la corte che chiude la composizione.

categorie

architettura per la residenza, il terziario e i servizi

bibliografia

V. Magistretti, Relazione di progetto, Locanda dell'Angelo, Ameglia, 1973-75

In Liguria, in Ottagono, n. 46, 1977, pp. 30-33

F. Irace, V. Pasca, Vico Magistretti, architetto e designer, Milano 1999, p. 84

scheda a cura di Maria Manuela Leoni
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