Casa in piazzale Dateo, Milano

progetto
1983 - 1985
localizzazione
committenza

Comune di Milano

descrizione
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Dopo le reiterate esperienze con l'INA-Casa negli anni Cinquanta, l'intervento in piazzale Dateo è il primo progetto commissionato a Magistretti dal Comune di Milano. Il progetto non viene mai realizzato, nonostante sia giunto a una fase molto avanzata della sua ideazione.

Prevede la demolizione di un intero isolato del tessuto urbano - compreso tra le vie dei Mille, Uberti, Goldoni e il piazzale - che avrebbe dovuto lasciare il posto a un moderno brano di città incentrato intorno a un vasto giardino pensile e alla costruzione di quattro torri negli angoli del lotto, da destinare a residenza. Ai piedi del complesso era prevista la realizzazione di un porticato pubblico, lungo cui aprire negozi e accessi ai piani interrati (ospitanti le autorimesse) e ai servizi comunitari previsti (una biblioteca, un asilo nido e un centro sociale). L'intento di Magistretti è di «non fare una casa ma di affrontare una situazione urbanistica [...] puntando a un'architettura non nei dettagli ma nell'articolazione dei volumi».

Ciascuna torre è disegnata come aggregazione di due volumi di diversa altezza, sormontati da acuti tetti a doppia falda. Il piano tipo presenta sei alloggi distribuiti da due diversi vani scala; uno, a pianta circolare, consente l'accesso a quattro unità immobiliari (ospitate nel corpo più alto di ogni torre) disegnate come bilocali; l'altra, disimpegna due appartamenti di dimensioni maggiori. Ogni alloggio è servito da piccole logge che, ripetute in altezza sui fronti rivolti al giardino, scandiscono i prospetti immaginati con un rivestimento in marmo botticino.

categorie

architettura per la residenza, il terziario e i servizi

scheda a cura di Maria Manuela Leoni
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