Casa Bassetti, Azzate
Giampaolo Cantù (direzione lavori)
Ignazio Vigoni
Elena Balsari Berrone (progettista del verde)
Fratelli Bassetti
Struttura portante: pilastri in cemento armato a vista; muratura portante in mattoni
Facciata: intonaco bianco gesso
Serramenti: in legno pitch-pine naturale, schermati da persiane
Copertura: a giardino pensile (versante sud); a spioventi in lastre di rame (versante a nord)
La villa Bassetti sorge su un terreno scosceso, nei pressi di un pendio terrazzato rivolto al Lago di Varese e dentro una pineta salvaguardata in fase di progetto.
Ha una planimetria complessa, frutto del tentativo di assecondare l'andamento del suolo, e si sviluppa in tre nuclei funzionali. L'accesso alla zona giorno di rappresentanza avviene mediante un portico d'ingresso posto sul lato nord-est che, attraverso una gradonata, immette all'ambiente principale della casa costituito dal soggiorno. Da qui parte una scalinata che arriva a un primo piano intermedio, destinato a studio e camere degli ospiti, e poi al livello più alto, occupato dalla camera da letto padronale affacciata sul soggiorno che è abbellito da un quadro di Renato Guttuso. Alla quota del portico d'ingresso si colloca anche l'ala destinata ai servizi, con la cucina e la zona pranzo proiettate su un loggiato, solo in parte coperto. Il fronte nord-ovest è invece segnato da un volume a ventaglio, in cui sono alloggiate le camere dei figli, che vengono distribuite da un corpo scala indipendente e che sono aggregate intorno a una sala giochi comune. L'area dei ragazzi e il garage sono coperti da terrazze trattate a giardino pensile, mentre il resto della casa ha tetti spioventi rivestiti con lastre di rame. La distribuzione interna della casa ha subito pesanti modifiche, attuate per ricavarvi quattro appartamenti autonomi.
L'edificio di Azzate, pesantemente modificato nel corso degli anni, s'inserisce - con le ville a Ello, Carimate e Barzana - in una ricerca dell'abitare contemporaneo considerata «la testa di ponte di una "palladianizzazione" modernista del tradizionale paesaggio di villeggiatura dell'aristocrazia lombarda. Informali country houses di una upper class che ha imparato ad apprezzare l'industrial design come nuova forma di collezionismo d'autore, negli anni Sessanta le architetture di Magistretti sostengono il disinvolto revival di un abitare nella natura, proponendo non singoli "oggetti" ma sofisticati quadri ambientali di cui è parte integrante il progetto del verde» (Irace, 1999).
architettura per la residenza, il terziario e i servizi
La forma della funzione, in Design Habitat, settembre 1973
A. Terzi, La parola ai progettisti, in Ville e giardini, giugno 1986
N. Zanotti, A scuola dall'architetto Magistretti, in Il Piacere, novembre 1986
R. Bianchi, Bozza di articolo "I tre volti di Magistretti" per La mia casa, dicembre 1991
C. Bellini, Il mestiere di architetto, in Habitat Ufficio 21, settembre 1986
V. Magistretti, Relazione di progetto, Casa Bassetti, Azzate, 1960-62
Residenza di campagna sopra Varese, in Abitare 25, 1964
G. Ponti, Una casa di Magistretti, in collina, in Domus 409, dicembre 1963
R. Aloi, Villa Bassetti ad Azzate, Varese, in Ville di Oggi, Hoepli, Milano, 1964
Ad Azzate, in Ville & Giardini 172, dicembre 1982
A. Dal Lago, Arredamento moderno, Milano 1966, pp. 116-118
L. Crespi, A. Del Corso, Un secolo di architettura a Varese, Firenze 1990, pp. 120-121
V. Pasca, Vico Magistretti. L'eleganza della ragione, Milano 1991, pp. 44-45
F. Irace, V. Pasca, Vico Magistretti, architetto e designer, Milano 1999, p. 62
- segnatura: 177 (17 immagini)
- segnatura: 177 (29 immagini)
- segnatura: 177 (59 immagini)
- unità n. 3017 (a-b) (8 immagini)
- Abitazione, Casa Muggia a Barzana, avvocato Muggia
- Abitazione, Casa Cassina a Carimate, Cesare Cassina
- Abitazione, Casa"Il Roccolo" a Ello, famiglia Schubert