• Percorsi

Dal pezzo unico alla serie

Il connubio tra progetto di architettura e oggetto di design

Tutta la carriera professionale di Magistretti si svolge intorno a un tema cardine spesso trascurato dalla critica di settore: il connubio tra progetto di architettura e oggetto di design che, stante la formazione di Magistretti in quel Politecnico di Milano che insegnava all'epoca l'unità delle due discipline, sono viste come frutto dello stesso percorso creativo.
Ne sono esempio moltissimi progetti in cui l'involucro edilizio è popolato da preziosi prototipi realizzati in chiave artigianale che, una volta dimostrata la propria funzionalità, vengono trasformati in pezzi prodotti in serie e, spesso, in veri e propri intramontabili best seller del made in Italy.

Esempio emblematico di questo processo è la Club House del Golf di Carimate, in cui l'attenzione di Magistretti per la storia locale lo porta non solo a disegnare l'edificio come una delle ville urbane che popolano la Brianza (Vico Magistretti "Palladio in Brianza") - casa Schubert a Ello, per esempio, o la casa Muggia a Barzana ma anche a  rileggere la tradizione della seduta anonima in paglia, che diventa protagonista del progetto d'interni per il ristorante del Club Il ristorante del Golf Club di Carimate, in un'immagine d'epoca e che segna la nascita della sedia Carimate. Quest'ultima, che dopo Piccy disegnata nel 1946 contestualmente alla mostra RIMA, si può considerare tra i primi oggetti di Magistretti designer, è realizzata all'inizio dalla Fratelli Mario e Luigi Comi di Meda. Sempre Comi è il produttore delle prime serie distribuite come edizione Studio Artemide mentre nel 1962 sarà Cassina a ottenerne la licenza per la produzione e vendita in tutta Europa (in Italia e Gran Bretagna Artemide con Comi). Carimate con Cassina si trasforma in un "sistema": nel 1963 è prodotta la versione 892 - anche con sedile imbottito in gomma - con divanetto e la versione 115, senza braccioli o in versione sgabello; nel 1964, lo studio sul montante tornito a sezione circolare sembra ispirare direttamente il letto a castello 913, che evolve nella sedia 930 e il tavolo 772; nel 1966 il modello 927 è ancora una rivisitazione della sedia iniziale. Esemplificativa del rapporto tra progettista e committente-produttore Casa Cassina a Carimate dove lo stesso Magistretti ricorda che «l'arredamento è quasi tutto con pezzi nuovi o sperimentali prodotti dalla Cassina e disegnati da me» (Casa Cassina, relazione di progetto): la casa del proprietario dell'azienda diventa il luogo in cui sperimentare i pezzi da lanciare sul mercato ("Vico Magistretti una casa sul colle" in Domus, 1966). Nell'interno della villa, oltre alle lampade di Artemide (Cirene, Omega), alla cassettiera Samarcanda di Poggi, al tavolo Caori di Gavina, si possono vedere diversi arredi prodotti da Cassina come la sedia 930, il tavolo da pranzo in noce modello 781 con la sedia 122 (Catalogo Cassina, 1967).

Magistretti architetto e designer

In altri interni si rileva la presenza di altri arredi che verranno in seguito inseriti a catalogo, dove è evidente la duplice autorialità di Magistretti architetto e designer.

Tra questi, l'appartamento Gavazzi dove figurano i tavolini T8 e il tavolo Amaja entrambi di Azucena, quest'ultimo per il quale è studiato un particolare sistema di livellamento, è successivamente prodotto da Gavina (Appartamento Gavazzi, relazione di progetto). Nello stesso interno anche la libreria frutto di un nuovo sistema brevettato ma mai prodotta ("In una vecchia casa, a Milano" in Domus, 1959). Nella Torre al Parco Magistretti disegna per Olivari, con il quale realizzerà negli anni diverse maniglie, la maniglia in ottone successivamente prodotta dall'azienda con il nome Torre al Parco, ora fuori catalogo. Tutte le tipologie vengono "verificate" nell'habitat domestico, come nella cucina di casa Muggia ("Una casa raccontata" in Abitare, 1976) dove sono presenti sia la cucina Timo che il tavolo Campiglia, inserito lo stesso anno nel catalogo Schiffini con delle sedie in legno, infine, nel residence Siloe la presenza del divano-letto Siloe per l'azienda Tisettanta.


Rosa Chiesa, Maria Manuela Leoni, Ali Filippini

<